Siamo arrivati all’Isola del Giglio in punta di piedi, con grande rispetto, consapevoli di entrare nella storia di gente fantastica, ospitale, che non si è risparmiata davanti alla tragedia, che con amore e dedizione ha accolto naufraghi, ha aperto le cucine, ha messo su altre spalle le proprie coperte, ha offerto rifugio a chi ha rischiato la vita, a chi ha perso i propri cari, a chi cercava disperatamente di capire. Gente con grande dignità e grande umiltà.
E’ ora di riprendere il cammino lasciando alle spalle le brutture e portarsi dietro il calore di un lungo momento che ha lasciato un segno nel cuore di tutti. E’ tempo di ritornare alle occupazioni di sempre, di ritrovare le storie che hanno segnato il tragitto, di recuperarle per donarle ai nostri ragazzi come segno distintivo per percorrere con fiducia e più leggerezza il futuro accompagnati dagli insegnamenti di chi li ha preceduti.
E ben vengano le storie, le esperienze di chi ha vissuto e continua a far rivivere le storie dentro di sé, quelle storie che altrimenti si smarrirebbero nel viaggio della vita. Questo è l’augurio del Premio, questo il messaggio: raccogliete le vostre storie, fatele diventare racconti, romanzi, diventeranno le nostre storie, da custodire con devozione, da rileggere, da condividere, per non dimenticare.
Due bande con le loro note hanno dato una spallata al passato per vivere il presente con l’emozione suscitata dalla musica, dal bel canto, dai racconti portati alla luce dal premio letterario “Donne tra ricordi e futuro”. Le Filarmoniche, di Isola del Giglio e di Pratovecchio, hanno dato l’avvio a quel trillo di tromba che riallaccia al comune Maestro Enea Brizzi, porta l’allegria per i vicoli di Giglio Castello, un borgo ordinatissimo, oggi un po’ sonnacchioso, e comunque pronto a riempirsi di ospiti in vacanza. Arriva una … Leggi tutto...