Nota per la IV edizione del Premio Letterario “Donne tra Ricordi e Futuro” Anno 2018-19
Pronti Via. Lasciato il vascello sulle coste del Giglio, eccoci di nuovo in partenza alla volta di un viaggio che si annunzia bello e interessante, pieno di nuove avventure che andranno ad arricchire il già copioso bagaglio di emozioni ed esperienze acquisite. Sono in apprensione, sto preparando la valigia, sbircio nella stanza tra le mie cose, spero di non dimenticare nulla: un bel libro, i vestiti, le scarpe. Cos’altro mettere in questa valigia? La ispeziono e vedo che c’è ancora spazio, cosa manca al suo riempimento? Sicuramente sto dimenticando qualcosa! Guardo intorno e vedo sulla mia scrivania, ahimè, il mio taccuino, le mie penne, le matite, in particolare quelle piccine, un po’ consumate, amiche e strumento che mi occorrono per annotare tanti pensieri e quelle piccole notizie, apparentemente meno importanti, che a volte, sfuggono, ma che poi risultano indispensabili per annodare i pensieri più grandi, fil rouge di idee e di emozioni che guidano la nostra ricerca.
Ritrovo ancora qualcosa da mettervi: il coraggio con cui intraprenderò il nuovo viaggio, viaggio d’amore e di passione per l’arte che, come sempre ci condurrà alla scoperta di cose antiche, nell’intento di ritrovare in esse la chiave del futuro per le generazioni a venire.
Dalisca
Nota per la III edizione del Premio Letterario “Donne tra Ricordi e Futuro” Anno 2015-17
Arte Viva, Viva l’Arte” è questo il fil rouge dell’attuale biennale d’arte in corso a Venezia. Non a caso ho fatto riferimento a questo epiteto per agganciarmi al Premio letterario “Donne tra ricordi e futuro” ormai alla sua terza edizione in quanto, a proposito di arte viva, il suddetto Premio, forse uno dei pochi, se non addirittura l’unico, si fa carico di rendere l‘arte più attiva che mai avendo scelto di essere itinerante e, quindi, di spostarsi di volta in volta e di luogo in luogo alla conquista di un pubblico sempre più numeroso interessato alla conoscenza di nuovi linguaggi e nuove culture.
Anche per la terza edizione è stato scelto il Casentino, luogo natio per il Premio, nello specifico: il Monastero di Camaldoli dove siamo stati ospiti, per la cerimonia di premiazione, presso la splendida sede in mezzo alla foresta, sede finalizzata, come si può immaginare, soprattutto ad altri esercizi ma che, per l’occasione, si è fatta portatrice di cultura e tradizione. L’altro Monastero, quello delle Suore Camaldolesi di Pratovecchio, è stato luogo prestigioso che ci ha accolto, sede ricca di storia e arte che ha ospitato il Premio per la cerimonia di premiazione delle menzioni speciali.
Si, perché di cultura e tradizione si nutre il nostro Premio letterario!
In qualità di artista legata al premio ho realizzato, per la terza edizione, delle grafiche (serigrafie a 5 colori), riferite ai due Monasteri.
Dette grafiche sono state utilizzate, insieme ad altri lavori, quali premi per i vincitori delle varie sezioni (narrativa, poesia, scuola in cucina, ambiente) a buon giudizio della giuria giudicatrice.
Durante la lavorazione delle opere, spesso il mio pensiero è andato alle suore, donne che abitano il Monastero di Pratovecchio che trascorrono la loro vita tra preghiere e lavoro. Le ho immaginate quali api operaie intente al loro lavoro: ora a coltivare l’orto per la mensa quotidiana, ora a distillare in quell’antico alambicco erbe miracolose per alleviare le sofferenze altrui. E’ stato un tuffo in un dolce passato che mi ha riportato all’atmosfera della mia infanzia facendomi rivivere emozioni e sogni che pensavo ormai dimenticati. Grazie.
La nave va…..
Le vele del pensiero guidano la nave che corre veloce.
Esse, spinte dal vento, si agitano, si incrociano, si combattono così che, dopo la strenua battaglia, senza vincitori né vinti, si elevano nell’Olimpo della conoscenza.
Dalisca