ANGELA CHILELLI, Famiglia, ricordi, tradizioni
La vita: Frequenta l’istituto magistrale, si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia del magistero senza mai finire. Prende il diploma di operatore e programmatore PC, tenta il concorso magistrale superandolo con il massimo dei voti. Attualmente, oltre a fare la mamma e l’insegnante, scrive articoli di sport, attualità, moda e cucina per “Il nuovo”, un giornale di Roma nord e ha un blog tutto suo dal nome un po’ eccentrico “La principessa e il suo mondo”. La sua passione? I libri, ne divora tantissimi, se non legge non riesce a parlare.
Il libro: La famiglia un punto di partenza, la famiglia piena di ricordi e di tradizioni che vengono tramandate da padre in figlio, da madre in figlia. Un mondo variegato e contraddittorio, a volte pieno di entusiasmo, a volte pieno di tensioni dove si incrociano sogni, realtà, amicizie e amori.
In questo libro ha ripercorso, insieme alla nonna, parte della sua storia, ho toccato le origini, ha scoperto piccoli segreti. Tutto il percorso è accompagnato da ricette antiche, classiche e tradizionali proprio della nostra terra la Calabria.
La giuria: Libro di ricette corredato anche da ricordi fotografici, dove partendo dal passato si gettano le basi per il presente e il futuro. Passato come elemento determinante per programmare il futuro dove la memoria nella sua semplicità porta alla ribalta quella cucina dove la fantasia delle massaie compensava la penuria di materie prime dove il convivio era un importante momento di socializzazione.
PREMIA: ALESSANDRO BUSONERO, CAPITANO DI CORVETTA DELLA MARINA MILITARE
PATRIZIA ROMANO, Ricette dal fronte raccolte dal Capitano Vittorio Romano
La vita: Interprete traduttrice, esperta di cucina e di erbe aromatiche, ospite in numerosi programmi televisivi per dibattere di antiche ricette di arte culinaria.
Il libro: Una storia fantastica, un libro che giunge fra le mani dopo novant’anni, una storia vissuta dai protagonisti durante la Prima guerra mondiale. Per rendere omaggio a qualcuno che ha saputo recuperare e conservare le innumerevoli ricette raccolte dalle “madrine di guerra” con l’intento di donare il “sapore di casa” ai soldati. Un tuffo in una cucina variegata, ricca di suggerimenti preziosi, di ingredienti i più vari di procedimenti spiegati con sapiente maestria.
Al ritorno dalla guerra, per non perdere il patrimonio prezioso non solo di ricette, ma di testimonianza di un periodo storico particolarmente drammatico per l’Italia, decise di conservarle, poi di trascriverle a mano e di raccoglierle in un unico volume, dove tuttora si trovano, perché rimanesse un ricordo, seppure particolare, da trasmettere di generazione in generazione degli anni vissuti al fronte e dei tanti caduti.
La giuria: Interessante e commovente le “ricette dal fronte” raccolte dal Capitano Vittorio Romano durante la Prima Guerra Mondiale. La raccolta rappresenta uno spaccato di storia, dietro ogni ricetta si racchiude un sogno, una probabile amicizia, ma soprattutto l’affetto che le Madrine di guerra cercavano di inserire nelle lettere, in cui le ricette non erano altro che ricordi familiari. Traspare anche la speranza di poter dare un aiuto spirituale ai nostri giovani soldati.
PREMIA: LORENA FIORINI, PRESIDENTE DEL PREMIO “DONNE TRA RICORDI E FUTURO”
LUCIA MODUGNO, Affollatissima solitudine
La vita: Cinema e teatro. Con Rossellini “Il generale della Rovere”, Risi “I Mostri”, Scola “Parliamo di donne”, Corbucci “Navajo Joe”, De Lannoy “L’Amante Italiana”, Worren “Her Orivate Hell” e tanti altri. Ha pubblicato due libri:”Vengo a prendere il caffè da te” e “Dietro le quinte”. Recita in Compagnie Primarie: Brignone, Giordana, Masiero, Koscina. Forma una Compagnia teatrale per portare in scena la sua prima opera e molte altre. In trent’anni, sempre interpretandoli e curandone la regia porta in scena Moravia, G.B.Shaw, Shakespeare, A.Galin, Bertoli, Bernard, Fayad, Dorin, Hennequin, Feydeau. Molti di questi portati a Musical.
Il testo: Lara, una bella quarantenne, è al suo secondo matrimonio, moglie felice di Giorgio. Ma il loro ménage tra le lenzuola è insolito: Lara ha bisogno di una lunga “preparazione”, deve parlare molto (legge Freud, Jung, Kolosimo…), deve inventare e giocare (si documenta sul Kamasutra e altri libri di sessuologia) per arrivare finalmente all’amplesso. Giorgio è inizialmente affascinato da questo modus amandi, ma poi… Il gioco’ si inceppa e Lara deve cominciare a chiedersi la ragione profonda di certe esigenze. Il lungo viaggio dentro se stessa la porterà a scoprire una solitudine “affollata” da esperienze, personaggi, eventi che hanno segnato, insieme a lei, tutta un’epoca. Il testo avevano suscitato interesse e nel frattempo è giunto alla pubblicazione.
La giuria: La menzione speciale è assegnata per l’originalità del tema trattato e originalità della modalità di trattazione attraverso i dialoghi. Buono il livello di scrittura.
PREMIA: MARIA GEMMA BENDONI, PRESIDENTE BIENNALE D’ARTE FABBRILE
FRANCESCO PASETTO, Donne casentinesi, Itinerari nell’universo femminile di ieri
La vita: Francesco Pasetto, Insegnante di storia e filosofia nei licei statali. Teologo e parroco delle antiche priorie di Lonnano, Valiana, Ama.
Autore di diverse pubblicazioni, fra cui: La Chiesa cattolica e la conquista, I Landino, una famiglia di artisti, Pacifismo profetico e pacifismo politico, Itinerari casentinesi in altura, Guida escursionistica e storica con note di botanica, Itinerari dello spirito La Badia di San
Fedele e il Beato Torello da Poppi. Itinerari casentinesi alle quote collinari e in bassa montagna. L’ultima pubblicazione è “Donne casentinesi”
Il testo: In questo libro si trovano le rappresentazioni o le vicissitudini particolari di alcune figure femminili del nostro passato. Attraverso di esse ognuno può ricostruire lo spirito delle epoche a cui appartengono. Queste donne sono state sia persone reali, in carne e ossa, sia immagini mitiche o allegoriche. Le memorie scritte e non scritte su di loro le ho scoperte nelle biblioteche e negli archivi, ma più ancora nei pellegrinaggi lungo i sentieri, su per i crinali, attraverso i borghi, i monasteri, i castelli del Casentino.
Perché dedicare tutti i medaglioni a figure femminili? Potrei rispondere semplicemente che ho voluto ristabilire un minimo di parità tra i generi. E credo che tutte le persone libere da pregiudizi si rendano conto di quanto siano necessarie operazioni dirette a ripristinare un equilibrio ampiamente alterato.
La giuria: La menzione speciale è assegnata a uno scrittore che si è speso per il territorio e oggi con questo libro anche sull’universo femminile.
PREMIA: PAOLA BARTOLUCCI BENVENUTI, VICE PRESIDENTE COMITATO ORGANIZZATORE DEL PREMIO “DONNE TRA RICORDI E FUTURO”
ROSANNA NANNI, La mano mi trema
Menzione speciale “fuori concorso” al romanzo per aver reso di dominio pubblico un episodio della Resistenza valorizzandone in chiave letteraria i contenuti umani ed etici espressi dal territorio casentinese e trasfigurando poeticamente i personaggi in un contesto di solidarietà e fratellanza che ancora oggi accomuna i Paesi di queste contrade.
La vita: Nata in un piccolo borgo dell’Appennino tosco-romagnolo, ha vissuto la sua fanciullezza a Roma. Dopo aver atteso agli studi letterari all’Università di Urbino, è poi tornata nell’Alta Valle del Bidente, alle pendici del Monte Falterona, dove ha fondato e presieduto una cooperativa di accoglienza turistica formata da giovani del luogo per la valorizzazione del territorio. Già autrice di numerose pubblicazioni in ambito didattico-formativo, di letteratura per viaggiatori e romanzi noir ambientati nel Parco delle Foreste Casentinesi, conserva la sensibilità sanguigna dell’attaccamento alle proprie radici, alla propria terra, alla cose della natura tipico della gente di montagna, che unisce armoniosamente al profondo e poetico sguardo sulla vita a cui sa dare forma attraverso parole gravi ed evocative. Fra le ultime pubblicazioni: Come i cani di Forte Roh – Il lato sinistro della foresta.
Il libro: La mano mi trema. Il romanzo narra dell’eccidio perpetrato ai danni della popolazione di Vallucciole il 13 aprile del 1944, a opera della Divisione Hermann Göring. Attraverso gli occhi dei protagonisti si dipanano i tragici eventi e si svelano i ricordi appartenuti alle persone semplici e incolpevoli che abitavano la vallata. I personaggi narrati, tutti membri del medesimo nucleo familiare, sono di fantasia ma in realtà assumono su di loro gli accadimenti realmente occorsi agli abitanti di Vallucciole e dei paesi limitrofi, facendosi archetipo doloroso e lucido della memoria di ciò che avvenne sulla Linea Gotica. Reali e verosimili sono anche i comportamenti dei protagonisti che, attraverso la meticolosa ricostruzione antropologica della vita contadina dell’epoca, il vaglio della copiosa documentazione sulle stragi naziste, lo studio rigoroso della criminologia, della vittimologia e della psicologia dell’emergenza, pensano e agiscono fuori dagli stereotipi che sovente sono assegnati allo scomodo ruolo delle vittime. Fuori dagli schemi, ma dentro la verità dell’umano sentire.
La giuria: La narrazione scorre fluida e avvincente. I personaggi, le ambientazioni emergono prepotenti nei loro contesti drammatici e sconvolgenti. Dal libro emergono in maniera puntuale gli aspetti psicologici afferenti ai vari personaggi, come proprietà di linguaggio, con stile leggero ed efficacia. E’ apprezzabile la descrizione del tormento dei personaggi che stanno vivendo esperienze di grande disumanità calate in una realtà rurale dai valori profondi, in una dignitosa povertà vissuta all’insegna della umana solidarietà.
PREMIA: LINA GIORGI, PAST PRESIDENTE DELLA FIDAPA BPW ITALY SEZIONE CASENTINO
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “LEONARDO DA VINCI” DI ACQUAPENDENTE
Alunne della 5 classe B Scuola Primaria
Il libro: in collaborazione con la Dirigente Luciana Billi e l’insegnante Emanuela Gobbis, le bambine lo hanno realizzato in classe durante l’attività curricolare. Con l’aiuto dei nonni, che hanno raccontato come si cucinava un tempo, hanno potuto raccogliere tutte le informazioni per poi pianificare come impaginare il tutto. E’ stato deciso di inserire proverbi e detti tipici di Acquapendente relativi a ogni mese dell’anno.
La giuria: Interessante aver presentato il lavoro sotto forma di calendario. Le notizie storiche sugli usi e modi di cucinare le pietanze sono chiari e di facile comprensione. Naturalmente le ricette si riferiscono a un periodo antico quando necessitavano cibi più calorici, necessari per superare inverni freddi e pesanti lavori nei campi.
PREMIA: ALBERTO BAMBINI, SINDACO DI ACQUAPENDENTE
ISTITUTO COMPRENSIVO “A. RUSPANTINI” SEDE DI BOLSENA
Alunne della classe 3D scuola secondaria di primo grado
Grazie ai Prof. Antonio Quattranni, Annarita Baiocco e Giuseppe Annulli le alunne hanno prodotto un documento dedicato alle donne, una terapia calmante e golosa contro lo stress che provocano i molti impegni in famiglia.
Il libro: La partecipazione al Premio si basa sul legame alle donne della propria famiglia e alle tradizioni e piatti che esse tramandano di generazione in generazione. Le alunne si sono impegnate nella ricerca delle ricette giuste da poter inviare e ognuna ha preso spunto da vecchi quaderni di famiglia con su scritte ricette dei nostri antenati. Hanno invitato a partecipare mamme, nonne e zie che hanno fornito consigli, istruzioni e rivelato i grandi segreti della loro cucina.
La giuria: La raccolta è ben articolata, semplice e chiara nell’esposizione. La scrittura è supportata da foto, che rendono immediatamente comprensibili le creazioni culinarie. Si evidenzia il rapporto tra cibo e ambiente: In effetti gli alimenti fanno parte del territorio in cui vivono gli autori, offrendoci così qualità e tradizioni.
PREMIA: GIACINTA MONACHELLO, ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI BOLSENA